Glossario Doganale

A causa dell’utilizzo da parte della dogana di una terminologia particolare, quest’ultima a volte può  sembrare complicata. A tal proposito mettiamo a disposizione un glossario che presenta alcuni tra i termini  più comuni che incontrerete spedendo a livello internazionale beni soggetti a dogana.

ADR (Accord Dangereuse Routiers)

Accordo internazionale per il trasporto su strada di prodotti pericolosi (per esteso: Accord Europeen Relatif au Transport International des Marchandises Dangereuses par Route). Per estensione, si parla di «prodotto ADR», «trasporto ADR», «stoccaggio ADR», ecc. quando vengono trattati prodotti che ricadono sotto la normativa dell’accordo ADR citato. Queste operazioni vanno sempore eseguite secondo la normativa specifica. Nel trasporto aereo si applica la normativa DGR, abbreviazione dell’inglese Dangerous Goods.

Accisa

Tributo indiretto imposto dallo Stato su certi prodotti (alcolici, carburanti, ecc.). Assume la forma di un’imposta di fabbricazione o sui consumi e viene pagata allo Stato dal produttore o commercializzatore, che la ricarica sul prezzo di vendita del prodotto. Inoltre, anche l’accisa – in quanto componente del prezzo di vendita al dettaglio – è soggetta ad IVA.

Contenitore aereo (Air Container)

Unità di carico riusabile, molto diffusa nel trasporto aereo perché semplifica e velocizza il carico della merce nell’aeromobile. Tutti gli aerei di una certa dimensione (al di sopra di un B737) prevedono il carico mediante contenitori sia della merce che del bagaglio. I contenitori hanno varie forme, in funzione del tipo di aeromobile e dell’allestimento richiesto dal vettore (vedere i siti delle singole compagnie) e sono di proprietà del vettore stesso. Possono essere trasportati anche via strada, su mezzi appositamente attrezzati con un piano a rulli per il carico e lo scarico. Per un esempio di tipologie di contenitori (spesso leggermente diversi da una compagnia all’altra) vedi la singola compagnia.

ATP

Veicoli per trasporto di merci deperibili in regime di temperatura controllata (Italia).

AWB (Air Way Bill) o LTA (Lettera di Trasporto Aerea)

Lettera di vettura per il trasporto di merce per via aerea. La AWB non è negoziabile.

B2B (Business-to-Business)

Commercio elettronico fra due società (una che acquista ed una che vende). Contrapposto al B2C (da una società ad un privato) ed al C2C (fra due privati).

CFR (Cost and Freight; anche, in modo improprio: CAF, CF, C/F, C&F)

Costi e nolo fino a… porto definito (INCOTERMS 2010). Clausola per cui il venditore mette a disposizione la merce sulla nave, sdoganata per l’esportazione, in un porto concordato col compratore, che si assume tutti i costi e rischi di scarico della nave, dogana in import e trasporto successivo. Attenzione: la proprietà della merce passa comunque al compratore quando la merce è caricata sulla nave, anche se il trasporto fino al porto di consegna è pagato dal venditore. Inoltre, salvo diverso specifico accordo, il venditore non è tenuto ad assicurare la merce. Per i contenitori, che di solito sono consegnati ad un terminalista, è meglio usare il termine CPT. Le vecchie dizioni come CAF, CF, C&F e C/F sono da evitare.

CIF (Cost, Insurance & Freight)

Costo, assicurazione e nolo fino a… porto definito (INCOTERMS 2010). Clausola per cui il venditore mette a disposizione la merce sulla nave, con nolo ed assicurazione pagati fino al porto concordato col compratore, che si assume tutti i costi e rischi successivi di scarico nave, dogana e trasporto. Attenzione: il rischio di perdita od avaria della merce passa comunque al compratore nel momento in cui è caricato a bordo della nave – anche se il trasporto fino al porto di consegna è pagato del venditore – ma questo, salvo diversi accordi, è tenuto solo a fare la copertura assicurativa minima (classe C dello Institute Cargo Clauses). Per i contenitori, che di solito sono consegnati ad un terminalista, è meglio usare il termine CIP.

CMR (Convention relative au contract de trasport international de Marchandises par Route)

Convenzione di Ginevra per il trasporto internazionale via strada (19.1.1956 recepita in Italia con la legge 1621/1960; modificata con il Prot. di Ginevra del 5.7.1958 reso esecutivo in Italia con la legge 242/1982). Per estensione: documentazione di trasporto per trasporto su strada fra paesi che hanno adottato la convenzione CMR.

COD (Cash On Delivery)

Pagamento in contanti alla consegna.

Consolidata (o Spedizione consolidata o Consolidated Shipment)

Spedizione unica (per il vettore) consegnata da uno spedizioniere ad un vettore ma composta da più partite che hanno la stessa destinazione o almeno un tratto di percorso in comune. È descritta da un unico documento (B/L o AWB detta Master AWB), che di solito porta in allegato i documenti delle singole spedizioni (detti House AWB). L’uso della consolidata è vantaggioso per il vettore, che deve gestire meno documenti, fatture, ecc. e per lo spedizioniere, che ottiene prezzi migliori perché la quantità spedita è più elevata. I maggiori vantaggi si hanno consolidando spedizioni di merce pesante con altre di merce leggera, in modo da raggiungere esattamente il rapporto peso/volume tassato dal vettore. Spesso una consolidata è costituita da un intero contenitore marittimo o aereo.

DAF (Delivered At Frontier)

Consegnata alla frontiera concordata (vecchio INCOTERM). Clausola per cui il venditore mette a disposizione la merce, sdoganata all’esportazione, in un posto di frontiera concordato col compratore, che si assume tutti i costi e rischi dello sdoganamento in import, proseguimento del trasporto, ecc. Negli INCOTERMS 2010 il termine è stato cancellato: sostituire con quello adatto del gruppo D (di solito DAP oDAT).

DAP (Delivered at place)

Reso nel luogo di …. luogo definito nuovo, INCOTERMS 2010). Clausola per cui il venditore mette a disposizione la merce – sul mezzo di trasporto ma non scaricata – in un luogo concordato fa le parti (terminal, magazzino, ecc.). Se il luogo concordato è diverso dal paese del venditore, questi di assume l’onere dello sdoganamento all’esportazione e delle pratiche per l’attraversamento di eventuali paesi terzi. Il venditore non ha l’obbligo di stipulare un contratto di assicurazione per la parte di trasporto sotto la sua responsabilità. È pressoché identico al vecchio termine DDU.

DAT (Delivered at terminal)

Reso al terminal di …. luogo definito (nuovo, INCOTERMS 2010). Clausola per cui il venditore mette a disposizione la merce – scaricata dal mezzo di trasporto – in un terminale concordato (marittimo, aeroportuale, intermodale, ecc.). Se il luogo concordato è diverso dal paese del venditore, questi di assume l’onere dello sdoganamento all’esportazione e delle pratiche per l’attraversamento di eventuali paesi terzi. Il venditore non ha l’obbligo di stipulare un contratto di assicurazione per la parte di trasporto sotto la sua responsabilità.

DDP (Delivery Duty Paid)

Reso sdoganato presso … luogo definito (INCOTERMS 2010). Clausola per cui il venditore mette a disposizione la merce, già sdoganata in import nel paese di destinazione, in un luogo concordato col compratore (di solito un magazzino del compratore o di sua fiducia). Il venditore si assume tutti i costi e rischi di trasporto fino al luogo convenuto, deve ottenere eventuali licenze ed autorizzazioni sia in export che in import e pagare imposte, oneri e diritti doganali in import. Anche l’IVA (o tasse simili) sono a carico del venditore, salvo diverso accordo esplicito inserito nel contratto di vendita. Solo lo scarico del mezzo di trasporto è a carico del compratore.

DGR (Dangerous Goods Regulations)

Normativa per il trasporto di merci pericolose. Per estensione: prodotto o spedizione soggetta alla normativa DGR.

DGSA (Dangerous Goods Safety Advisor)

Responsabile per il trasporto ADR secondo la direttiva 96/35/EC.

Door-to-door

Letteralmente: (servizio) porta (del mittente) a porta (del ricevitore). Trasporto nel quale un unico soggetto si assume la responsabilità di eseguire (o far eseguire) l’intero ciclo di trasporto dal mittente al ricevitore, anche con più mezzi di trasporto.

EXW (Ex-Works)

Franco stabilimento in … luogo definito INCOTERMS 2010). Clausola per cui il venditore mette a disposizione la merce a terra in un suo stabilimento (o magazzino) predefinito o concordato ed il compratore si assume tutti i costi e rischi del trasporto. Insieme a questa è obbligato a dare solo la fattura commerciale ed eventuali documenti per l’export previsti dal contratto nonché, ove richiesto esplicitamente, a dare assistenza – a spese e rischio del compratore – nell’ottenere la licenza di esportazione o altri documenti. È il contratto che ha meno impegni per i venditore: sostanzialmente deve far sì che la merce sia pronta alla data di spedizione nel luogo indicato. (Nota: se non è specificato espressamente il contrario, il compratore si assume anche il costo ed il rischio del carico sul mezzo di trasporto presso la fabbrica/magazzino del venditore).

FCA (Free Carrier)

Franco vettore definito in… luogo definito (INCOTERMS 2010). Clausola per cui il venditore mette a disposizione la merce resa in un dato luogo presso un vettore (o il magazzino di uno spedizioniere) concordato col compratore, che si assume tutti i costi e rischi del carico e del trasporto successivo. (Nota: se il punto di consegna sono i locali del venditore, la consegna è fatta nel momento il cui la merce è stata caricata sul mezzo di trasporto procurato dal compratore. Negli altri casi, è quando la merce è messa a disposizione del vettore designato dal compratore, sul mezzo di trasporto del venditore, pronta per lo scarico per cui, se non è specificato espressamente il contrario, il compratore si assume anche il costo ed il rischio dello scarico dal mezzo di trasporto presso il vettore concordato).

FCL (Full Container Load)

Carico completo (di un contenitore), contrapposto ad LCL (carico parziale).

FCP (Freight Carriage Paid To)

Trasporto pagato fino a… Termine tradizionale, del quale è sconsigliato l’uso. Meglio utilizzare gli Incoterms, scegliendo quello adeguato al caso (es. CPT e CIP in funzione delle condizioni assicurative ovvero DAF, DES, DEQ, DDU).

FDA (Food and Drug Administration)

Ente USA per il controllo della igiene e sicurezza degli alimenti (oltre che medicinali, ecc.).

FTL (Full Truck Load)

Carico completo (di automezzo). Contrario di LTL (carico parziale).

Groupage

Tecnica che consiste nel metter insieme in un’unica operazione di trasporto – o almeno per un ampio tratto del percorso – due o più spedizioni che hanno origine e destinazione uguali o vicine, in modo da formare una unità di carico più gestibile (semirimorchio, container marittimo, container aereo, ecc.). All’arrivo le partite sono separate con l’operazione opposta (degroupage). L’attività è svolta tipicamente da spedizionieri specializzati nel terrestre e marittimo; da tutti nel trasporto aereo.

Nel trasporto terrestre a carichi completi è usata soprattutto per le lunghe distanze (es. Italia-Spagna, Italia-Russia, ecc.). Nell’attività dei corrieri, ogni loro filiale è in realtà un centro di groupage e degroupage, anche per il traffico nazionale.

Nel trasporto marittimo il groupage è relativamente poco frequente, anche se in forte aumento per la riduzione della dimensione media della partita nel traffico internazionale.

Nel trasporto aereo il groupage è la norma (vedi Consolidamento) perché sono rare le partite che occupano esattamente un contenitore aereo.

IMO (International Maritime Organisation)

Agenzia ONU per la navigazione.

IMDG

Classificazione delle merci pericolose secondo i codice IMDG che sono trasportate per via mare

LCL (Less than Container Load)

Carico parziale (di un contenitore); contrario di FCL.

Magazzino doganale

Magazzino di custodia nel quale è stoccata merce allo stato estero (prima delle operazioni doganali di importazione). Può essere sia in conto proprio che in conto terzi. Il vantaggio di questo magazzino è il fatto di dilazionare il pagamento degli oneri doganali (più eventuali accise, più IVA) al momento in cui la merce viene utilizzata o immessa al consumo. Lo svantaggio è che per ogni prelievo a magazzino occorre seguire una pratica doganale per quella partita di merce, coi costi e tempi relativi. I tempi comunque possono essere abbreviati se – come succede spesso nei magazzini doganali per conto terzi – al magazzino è associata una sezione doganale interna.

REEFER (Refrigerating o Refrigerated)

Coibentato e refrigerato (detto di cassa mobile o contenitore).

SED (Shipper’s Export Declaration)

Dichiarazione in export del mittente.

T&C (Terms & Conditions)

Termini e condizioni (di un accordo).

FTZ (Foreign Trade Zone o Free Trade Zone) o Zona franca

Zona extradoganale (di solito un porto e una zona circostante) delimitata dal governo dello Stato in cui si trova, nella quale le merci possono essere scaricate, stoccate, lavorate, ecc. e riesportate senza oneri doganali e con procedure molto semplici. La dogana si applica solo per i beni che escono dalla FTZ verso il resto del paese.